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Quinta malattia: quali sono i sintomi nell'adulto
08 aprile 2025

Quinta malattia: quali sono i sintomi nell'adulto

La quinta malattia, conosciuta anche come megaloeritema infettivo, è un’infezione virale causata dal Parvovirus B19 e, sebbene sia più comune nei bambini, può colpire anche gli adulti, manifestandosi con sintomi di diversa intensità e durata. Questo disturbo si riconosce principalmente per la comparsa di un esantema che interessa il viso e dà alla pelle un aspetto arrossato. Rispetto ai bambini, negli adulti la sintomatologia può risultare generalmente più intensa e includere disturbi articolari.

Come si trasmette la quinta malattia?

La trasmissione avviene prevalentemente per via aerea, attraverso le goccioline di saliva rilasciate durante tosse, starnuti o semplicemente parlando. È possibile contrarre l’infezione anche toccando superfici contaminate e portando poi le mani alla bocca, al naso o agli occhi e, in alcuni casi, il contagio può avvenire anche attraverso il sangue infetto.

Particolare attenzione deve essere posta dalle donne in gravidanza, poiché l’infezione contratta nei primi mesi di gestazione può aumentare il rischio di complicazioni per il feto.

Come si presenta nell’adulto

Negli adulti, la quinta malattia si manifesta inizialmente con sintomi aspecifici simili a quelli influenzali: febbre lieve, malessere generale, stanchezza, mal di testa e mal di gola possono precedere la comparsa del caratteristico arrossamento cutaneo.

Come anticipato, il segno più distintivo della malattia è l’eruzione cutanea sulle guance, che assume una tonalità rossa accesa con un aspetto simile a una farfalla e, a differenza di altre patologie esantematiche, l’arrossamento tende a essere simmetrico e ben definito. Con il progredire dell’infezione, l’eruzione può estendersi ad altre zone del corpo, in particolare su braccia, gambe e tronco, mentre solo in alcuni casi è accompagnato da prurito o lieve gonfiore della pelle.

Una caratteristica peculiare della quinta malattia negli adulti è la possibile comparsa di dolori articolari, che possono colpire in particolare mani, polsi, ginocchia e caviglie: è un sintomo più frequente nelle donne e può persistere per diverse settimane, anche dopo la scomparsa dell’esantema.

Cosa fare?

La quinta malattia tende a risolversi spontaneamente senza la necessità di trattamenti specifici, tuttavia, per alleviare i sintomi e favorire una guarigione più rapida, è fondamentale seguire alcune indicazioni.

In generale, così come per l’influenza, è bene riposare per dare adito all’organismo di combattere il virus, oltre ad assumere molta acqua, essenziale per garantire una efficace azione di difesa contro l’infezione.

Il medico potrebbe suggerire l’assunzione di un antipiretico, come il paracetamolo, se la febbre stenta ad andar via.

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